Indipendentemente dai motivi del culto, le antiche cattedrali invitano ad un’ammirata contemplazione, ispirano rispetto e quiete. Anche il visitatore più disinvolto non si esimere dal moderare la voce, non insiste in argomenti futili: delle navate, l’eco delle sue stesse parole sembra destare insolite suggestioni. L’impegno di generazioni di architetti e di artigiani e’ stato dimenticato, le loro impalcature sono state rimosse ormai da lungo tempo, i loro stessi errori sono stati cancellati dai secoli. Il monumento che essi crearono, ora compiuto e perfetto, ci appare come la testimonianza di un disegno sopraordinario. Se evochiamo in noi il ricordo di un cantiere in attività, con il rumore ritmato dei martelli, le voci ed i gesti degli operai, l’odore stantio del legno e di tabacco, alle splendide structure che ora ammiriamo non possiamo attribuire altro significato che quello di essere il frutto di un ordine imposto alla mera fatica umana.
Anche la scienza ha i suoi templi, costruiti con gli sforzi di pochi architetti e di molto operai, e di fronte ad essi proviamo lo stesso sentimento. Anche in questi templi l’atmosfera e’ solenne, e forse lo e’ a tal punto da condizionare l’espressione stessa del pensiero scientifico, che una lunga tradizione vuole assai severo e formale.
G.N. Lewis, M. Randall -“Thermodinamica”, Leonardo Edizioni Scientifiche, Roma (1971).
INTRODUZIONE
Gilbert Newton Lewis e Merle Randall nella introduzione alla prima edizione del loro autorevole testo di termodinamica chimica descrivono la termodinamica come la cattedrale della scienza. La loro non è solo una concessione poetica di un’epoca ancora permeata dal romanticismo scientifico, ma una meravigliosa analogia per questa fondamentale disciplina della scienza che più di ogni altra contiene le leggi arcane che goverano il nostro Universo e il suo destino.
In questa serie di articoli riporto alcuni appunti su argomenti vari di termodinamica chimica che possono essere utili come riferimento o come materiale didattico.
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